
DOCENTE: prof. Giovanni Attinà

DIPARTIMENTO: Discipline Umanistiche: Storia

FREQUENZA: Settimanale

Tutto inizia nel 1440 con Alfonso, figlio di Ferdinando I d’Aragona, che sarà Re di Aragona e ricordato come il “Magnanimo”, una delle figure più importanti del primo Rinascimento. Il periodo aragonese delle due Sicilie durò poco, sessanta anni, perché nel 1503 subentrarono nel Regno i cugini spagnoli, il cui Re era Ferdinando d’Aragona, detto il “cattolico”: era stato lui, tra l’altro, quello che undici anni prima, nel 1492, aveva dato a Cristoforo Colombo le famose tre caravelle. Gli spagnoli divisero il Regno in due Vice-regni, uno siciliano con capitale a Palermo, e l’altro peninsulare con capitale a Napoli, entrambi governati da Viceré. Il Regno perse la sua autonomia entrando a far parte dell’immenso Impero spagnolo che andava, nella sua massima espansione, dall’ Europa, Fiandre e Paesi Bassi, alla Lombardia e tutto il sud Italia, alle Canarie, a Cuba e a tutta l’America centrale e meridionale, escluso il Brasile, all’Asia con le Filippine.