Non è facile parlare di qualcuno dopo che egli ha lasciato questo mondo e il dolore ancora ti pervade.
Non voglio usare i soliti aggettivi per definire l’uomo con il quale ho lavorato fianco a fianco per diversi anni, sarebbe scontato e non mi va di farlo. Vorrei piuttosto esprimere quelle che sono state le mie sensazioni nei suoi riguardi: gli ho voluto bene, come si può voler bene a un fratello maggiore, ho nutrito sempre dal primo
momento una grande stima nei suoi confronti.
Abbiamo condiviso tante idee nelle nostre lunghe chiacchierate, dialoghi piacevoli, perché si spaziava dalla politica alla cultura, dai problemi legati all’Unitre a quelli familiari e così via.
Mi manca tanto una figura come la sua, con la quale ho condiviso momenti di rabbia e momenti di allegria.
La sua immagine è davanti ai miei occhi, la sua voce ancora la sento come la sua leggera ironia che mi faceva sorridere.
Il mio caro Vicepresidente, Domenico Piergiovanni Vivarelli, se n’è andato, troppo presto forse, ma il momento della dipartita non è mai quello giusto.
Lui era un vero gentiluomo, sembrava davvero un uomo d’altri tempi, mi ha sempre colpito la sua signorilità, cosa molto rara al giorno d’oggi, ma lui era così.
Il suo accento, tra il toscano e l’emiliano comunque non ben definito, rendeva piacevole l’ascolto delle sue parole.
Sempre impeccabile nell’abbigliamento, direi quasi elegante, ben curato e con un profumo inconfondibile e gradevole.
Domenico, l’amico Domenico, l’Unitre lo porterà per sempre nel cuore sia per tutto quello che ha dato all’Associazione e sia per la passione con cui ha lavorato all’interno del Consiglio Direttivo.
Un ricordo che accompagnerà tutti noi negli anni futuri, il ricordo di un grande uomo che abbiamo voluto nominare Vicepresidente Emerito per riconoscergli il lavoro svolto nell’Unitre in tanti anni.
Buon viaggio, mio caro Domenico!
Mariarosaria Figliola